Se il lockdown ci costringe in casa...noi saremo Vicine di Case

A fronte delle attuali misure sanitarie il Festival La Violenza Illustrata 2020 si caratterizza per una programmazione sviluppata quasi interamente online: una scelta questa che ha imposto una riduzione rispetto all’ampia varietà di eventi che da sempre caratterizza il nostro programma, ma che ha comunque permesso anche quest’anno di mettere in campo tutta una serie di appuntamenti per discutere di violenza contro le donne con esperte, studiose ed esponenti del mondo della cultura.

In particolare, il Festival ospiterà un evento di particolare rilievo che ne farà da anteprima: la discussione del Position Paper di Pechino 25: “Il cambiamento che vogliamo. Tra i vari temi trattati, questo incontro offrirà la grande opportunità di approfondire come l’attuale crisi economica possa farsi promotrice di un welfare di prossimità capace di superare le diseguaglianze di genere radicate nel nostro sistema sociale. Altri tre momenti di approfondimento all’interno del Festival sono: un seminario dedicato alle molestie sessuali, organizzato dal Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell’Università di Bologna, un momento di riflessione sullo stato di applicazione del Codice Rosso ad un anno dalla sua entrata in vigore, organizzato dalle avvocate di Casa delle donne, ed un seminario sui temi della violenza contro donne e della violenza omotransfobica, organizzato dal Centro Studi sul Genere e l’Educazione (CSGE) dell’Università di Bologna.

Numerose le presentazioni di libri. Come negli anni passati prosegue la collaborazione con la Casa Editrice Settenove che presenterà due sue recenti uscite in catalogo: “Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta” di Stefania Prandi, che verrà presentato in collaborazione con Dry-Art tra gli eventi Off del festival e, Il mondo ha bisogno delle ragazze” di Alessandra Spada, un’agenda, quaderno di attività, raccolta di racconti per giovani donne. In collaborazione con la Libreria delle donne segue la presentazione della ristampa a 22 anni dalla sua prima uscita in Italia, di Elogio del marginedi bell hooks, "La Casa dei tuoi sogni" di Carmen Maria Machado e Violate. Sessismo e cultura dello stuprodi Graziella Priulla. Viene inoltre presentato Non è un destino. La violenza maschile contro le donne, oltre gli stereotipidi Lella Palladino e La responsabilità della violenza. Un modello di intervento socio educativo nel contrasto alla violenza contro le donne di Letizia Lambertini.

Le mostre organizzate, nel rispetto delle ordinanze, vedranno il ritorno in piazza Re Enzo delle “casette” de “I muri parlano” con dati e infografiche ed una parte di approfondimento relativa al lavoro dei Centri antiviolenza all’interno della crisi sanitaria. A questa iniziativa si aggiungono l’installazione Sogni Vestiti e Cento Scarpe Rosse al Centro Lame e l’esposizione del pannello in onore di Nadia Murad presso l’Extracoop al Centro Nova, mentre a Calderara poi verrà organizzata la mostra “Come eri vestita” all’interno di uno spazio commerciale, mostra che verrà portata anche a Bologna per una giornata grazie alla collaborazione con Amnesty International. Si svolgerà invece online, non potendo essere messo in mostra a Bologna nel corso del festival, la presentazione del progetto Pandemica, una raccolta di fotografie che racconta la vita delle donne durante il lockdown.

Tra le novità di quest’anno segnaliamo la collaborazione con Radio Fujiko che inserirà nella sua programmazione degli inserti quotidiani sulla violenza alle donne attraverso la messa in onda delle Voci sulla violenza: una iniziativa che accompagnerà per i 16 giorni del Festival la loro programmazione radiofonica insieme ad altri approfondimenti.

Tra le iniziative promosse in continuità con gli anni passati siamo felici che la campagna dei sacchetti del pane contro la violenza promosso già diversi anni dalla Casa delle donne. Come lo scorso anno Coop Alleanza 3.0 ha rinnovato la collaborazione ed esteso l’iniziativa a tutta la rete territoriale dei punti vendita nazionali. Il Festival di quest’anno vedrà poi il riproporsi dell’iniziativa “Mandarini contro la violenza” con una vendita online organizzata da Confagricoltura Donna. Segnaliamo inoltre che - in collaborazione con la biblioteca delle donne e dell’istituzione Biblioteche del Comune di Bologna - è stata compilata una bibliografia sui temi della violenza alle donne, che comprende sia libri stampati che consultabili online all’interno del catalogo delle biblioteche bolognesi. Si può inoltre accedere dal sito del Festival la ricerca sui femminicidi pubblicati per questa occasione.

Rimane il grande rammarico di non aver potuto dare spazio in questa 15esima edizione alle tante diverse modalità espressive attraverso cui il tema della violenza contro le donne è sempre stato declinato all’interno del nostro Festival. In particolare, pensiamo alle rappresentazioni teatrali, cinematografiche, ma anche musicali e canore che negli anni hanno permesso al pubblico del Festival di misurarsi con proposte di grande spessore, alle mostre e alle esposizioni, che solo in parte hanno trovato spazi capaci di ospitarle, ma anche ai laboratori esperienziali che, grazie all’impegno di numerose associazioni, venivano offerti in maniera gratuita all’interno del nostro cartellone.

Infine, vorremmo spendere due parole su di un progetto che ci sta molto a cuore e che avrebbe dovuto rappresentare uno degli elementi di spicco della programmazione di quest’anno: il murales contro la violenza per celebrare i 30 anni dalla nascita di Casa delle donne a Bologna. È infatti con grandissimo dispiacere che non siamo riuscite, per ragioni in larga parte non riconducibili al nostro lavoro, ad inserire questo progetto nell’attuale edizione del Festival perché questa avrebbe dovuto essere la sua Casa. L’appuntamento con il murales è però solo rimandato di qualche mese, con l’auspicio che la sua realizzazione, portata avanti in partnership con Cheap Festival, possa ritrovarci tutte e tutti in un momento di più disteso per la nostra collettività.

A tutti i nostri partner, collaboratori e volontarie vanno come ogni anno i nostri più sentiti ringraziamenti per avere reso, nonostante tutto, anche quest’anno possibile l’edizione di questo Festival.

 

illustrazione Sara Colaone edizione 2020 Festival