Edizione 2013

GIUSTIZIA VIOLATA
VIII EDIZIONE
7 NOVEMBRE - 7 DICEMBRE 2013
BOLOGNA
La legge è uguale per tutti in Italia? Nel nostro paese esiste ancora la pena di morte, magari in modo subdolo e non certificato dalla legge, ma sancita con pene poco severe, addirittura negata? Per le donne pare di sì, se dobbiamo contare ogni anno fino a centotrenta il numero delle donne ammazzate, e a più di un milione quello delle stuprate, picchiate e perseguitate quasi impunemente. È una “morte civile” quella del nostro paese che ancora può tollerare che la metà della sua popolazione non possa esercitare liberamente i suoi diritti, compreso quello di vivere.
Se la Giustizia viene tradita dal potere dispotico e violento esercitato dagli uomini e dalle istituzioni maschili, dalla mancanza di equità nell’applicazione della legge; se la negazione dei diritti inviolabili delle donne costituisce il risultato dell’azione dei pubblici poteri deputati ad applicare la legge e ad attuare i principi della Costituzione, allora non resta altro che la permanenza nell’incubo, la scelta del silenzio, la rassegnazione.
Molte voci si levano finalmente oggi contro questo dato di fatto. In primo luogo quelle delle vittime, che sempre di più chiedono aiuto ed escono allo scoperto (quest’anno la Casa delle donne ha accolto 100 donne in più dello scorso anno), e vicino a loro quelle di chi non vuole più restare complice, avvalorando le ingiustizie con l’indifferenza. Alcuni passi avanti sono stati fatti recentemente anche da parte del governo, che ha rivisto le misure penali, ma molto resta ancora da fare in tema di prevenzione e sostegno ai centri antiviolenza. Il Festival vuole amplificare tutte queste voci, moltiplicando il clamore perché si arrivi a un cambiamento profondo e sostanziale.
Grazie alla partecipazione sempre più numerosa di enti e associazioni, quest’anno il cartellone è lievitato fino a comprendere più di 70 iniziative, di cui molte a carattere giuridico hanno ricevuto impulso dalla recentissima entrata in vigore del Decreto legge in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere. Due convegni tratteranno quindi il rapporto tra donne e giustizia, e un terzo sarà in ricordo di Silvia Caramazza, uccisa quest’estate a Bologna. Anche la presentazione di un libro, Se le donne chiedono giustizia, affronterà lo stesso tema, e un manuale per gli operatori, La violenza sulle donne e i minori, tratterà i risvolti pratici dell’intervento. Infine, il Consiglio Comunale e quello Provinciale di Bologna, nella loro consueta seduta congiunta dedicata al 25 novembre, si concentreranno sull’importanza del rafforzamento del sistema legale a protezione delle donne che subiscono violenza, invitando Anthony Wills di Standing Together Against Domestic Violence, un’organizzazione inglese specializzata in questa tematica.
Contro il negazionismo di chi nega il femicidio, di chi nega che esista perfino la violenza di genere, di chi nega che le donne siano “ancora” oppresse nel nostro paese, il Festival rappresenta una grande smentita, e va a raccogliere quest’anno i frutti di un lavoro pioneristico cominciato otto anni fa con l’organizzazione intorno al 25 novembre di un’intera serie di eventi, ricordando le donne uccise con le ricerche sui femicidi e la mostra delle Testimoni silenziose.
Angela Romanin

Programma edizione 2013