Edizione 2015

RINATE DI DONNA
X EDIZIONE
10 - 29 NOVEMBRE 2015
BOLOGNA
Da dove nasce il pensiero politico e sociale che ha portato le donne ad occuparsi della violenza, sistemica, privata, pubblica e le donne, ovunque nel mondo, subiscono? Quale è la base teorica che fonda l’efficacia e tutte le attività, quotidiane e decennali, dei Centri antiviolenza? Il femminismo, come pratica e come pensiero di relazione e confronto.
Quest’anno il Festival parla del legame che unisce il pensiero femminista e la pratica dei Centri antiviolenza, anche attraverso l’illustrazione di Arianna Vairo e alla rielaborazione di un famoso titolo di Adrienne Rich, per raccontare la relazione che dal femminismo ha portato ai Centri antiviolenza, la relazione che esiste fra una donna vittima di violenza e la donna che la accoglie e la sostiene. Rinate di donna, la rinascita delle donne che superano la violenza vissuta anche grazie alla relazione, al supporto e al confronto con altre donne.
Un’edizione del Festival quella di quest’anno che vuole avere anche un carattere celebrativo: dei dieci anni di questo progetto culturale nato per accendere l’attenzione e celebrare il 25 novembre, Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne; dei venticinque anni di attività della Casa delle donne per non subire violenza e dei venti anni trascorsi dall’attivazione del servizio Oltre la strada, dedicato alle donne vittime di tratta, prostituzione e sfruttamento.
Potendo contare ancora una volta sull’attenzione, l’impegno e la collaborazione di numerosi soggetti associativi e istituzionali che hanno deciso di prendere parola contro la violenza sulle donne, anche nel 2015 il Festival è in grado di accogliere e offrire un’ampia offerta culturale che coinvolge il territorio di Bologna e provincia dal 13 al 29 novembre. Primo appuntamento è l’incontro con la scrittrice irlandese Catherine Dunne che sarà a Bologna per presentare il suo nuovo libro, Un terribile amore, e per parlare – grazie alla collaborazione dell’Università e del Centro delle donne di Bologna – di una nuova grammatica amorosa che permetta di vivere i rapporti d’amore a partire dal rispetto e dalla libertà delle donne. L’ultimo appuntamento di questa edizione è il convegno internazionale “Tutti/e dovremmo essere femministi/e”, occasione per fare il punto ed interrogarci su nuove visioni, ricerche e politiche riguardanti la situazione delle donne in Italia, Spagna e Svezia.
Nel mezzo, più di due settimane di appuntamenti culturali per affrontare le numerose sfaccettature della tematica della violenza contro le donne attraverso proiezioni, seminari, dibattiti, spettacoli teatrali, mostre, incontri nelle scuole e in Università, incontri pubblici. Un appuntamento formativo con gli operatori della comunicazione sul ruolo del giornalismo e delle parole; con le Forze dell’Ordine sull’audizione della donna e del minori vittime di violenza. Il Festival sarà arricchito dal balletto Vittime del silenzio al Teatro Consorziale di Budrio; dallo spettacolo Open(h)air a Palazzo Albergati a Zola Predosa; da laboratori di arteterapia; proiezioni gratuite al Cinema Lumière e presentazioni di libri presso Libreria Coop Ambasciatori, Libreria delle donne e Ibs. Infine la mostra di Daniela Tieni Affinché possano fiorire che rinnova la collaborazione con il Festival internazionale di fumetto Bilbolbul e tanti altri eventi ancora. Un ricco cartellone di arte e cultura contro la violenza sulle donne anche in questa edizione anniversario del Festival, dedicata alle donne rinate dopo la violenza subita e a tutte quelle che, anche grazie ad iniziative di questo tipo, decideranno di rinascere e riappropriarsi di sé.
Valeria D’Onofrio
Angela Romanin