Edizione 2016

Locandina edizione 2016

IMPASSE PARTOUT
XI EDIZIONE
7 NOVEMBRE - 3 DICEMBRE 2016
BOLOGNA

 

Quale è il rapporto tra sessismo e razzismo? Cosa significa per una donna migrare in Europa oggi? Violenza di genere e tratta sono troppo spesso le componenti dei viaggi migratori delle donne straniere che giungono nel nostro Paese. La donna migrante che subisce violenza finisce troppo spesso col vivere due differenti sistemi di oppressione e controllo: quello sessista e quello razzista.
La violenza di genere è l’unica lingua franca che sembra accomunare popoli e nazioni. Già a partire dall’illustrazione di Lucia Calfapietra, il Festival quest’anno vuole concentrarsi sul cammino delle donne che attraversano il mondo, i confini e le culture e a cui il mondo risponde con oppressione e marginalità sociale, con la negazione dello status di cittadina e al contempo con una rappresentazione stereotipata e vittimizzante che banalizza e soffoca la narrazione di sé. Violenza che si aggiunge a violenza e che non può che produrre impasse, partout (ovunque).
Ma l’impasse si può e si deve superare: a passi incerti, con difficoltà e autodeterminazione crescente. Come accade nei Centri antiviolenza, ogni giorno.
Grazie all’attenzione, all’impegno e alla collaborazione di numerosi soggetti associativi e istituzionali che hanno deciso di prendere parola contro la violenza sulle donne, anche nel 2016 il Festival è in grado di accogliere e offrire numerosi eventi culturali che coinvolgeranno il territorio metropolitano bolognese dal 7 novembre al 3 dicembre. Quattro settimane di iniziative per confrontarsi con il fenomeno della violenza contro le donne attraverso i linguaggi della cultura: presentazioni di libri, proiezioni di film, spettacoli teatrali, dibattiti, incontri pubblici e nelle scuole, mostre, seminari, laboratori e cortei. I punti di interesse coinvolti anche quest’anno sono molteplici e riguardano sia il territorio di Bologna che quello di alcuni Comuni metropolitani (Sasso Marconi, Anzola dell’Emilia, Monte San Pietro, Bazzano, Granarolo dell’Emilia, San Lazzaro di Savena, con la rassegna 365 giorni No, e Zola Predosa).
Rinnovata la collaborazione con la Cineteca di Bologna per la proiezione di La sposa bambina, Oltre il silenzio e La vita possibile, con la Libreria delle donne, l’Istituto Storico Parri e la Libreria Coop Ambasciatori che ospiteranno le presentazioni di libri; un appuntamento formativo con l’Arma dei Carabinieri sul ruolo del testimone nei casi di violenza domestica; la terza edizione dello spettacolo di interazione creativa Open(h)Air-Symbols a Zola Predosa e la tavola rotonda in collaborazione con Bilbolbul che si interrogherà sulla possibilità per l’illustrazione di raccontare storie senza stereotipi di genere.
La collaborazione, ormai consolidata negli anni, con il Centro di documentazione delle donne di Bologna ha reso possibile il convegno Donne intersezionali. Razzismo, sessismo e migrazioni al femminile, che esplorerà il tema centrale del Festival. Un evento in collaborazione con Sos Donna ed Esodo, invece, ospiterà teologhe e studiose che  si confronteranno sul rapporto
che intercorre fra le religioni e la violenza contro le donne. Sono novantacinque le collaborazioni che vanno a comporre il ricco cartellone di iniziative, e che testimoniano attenzione crescente e diffusa fra soggetti diversi in territori diversi. Attenzione crescente e sensibilità diffusa necessarie affinché diventi possibile superare l’impasse. Ovunque.

 

Valeria D’Onofrio
Angela Romanin