La resistenza del corpo-territorio. Ecofemminismo e riappropriazione del selvatico | un dibattito intorno al tema
La resistenza del corpo-territorio. Ecofemminismo e riappropriazione del selvatico | un dibattito intorno al tema
In che modo il femminismo incontra la difesa dell’ambiente? Cosa c’entra l’empowerment femminile con i movimenti di giustizia ambientale? I punti di contatto sono più di quanti immaginiamo, soprattutto quando la lotta per il diritto a un pianeta sano si combatte sullo stesso ring di quella per la tutela dei diritti umani, civili e sociali.
Dalla parte di Gaia è la storia di ecologhe ed ecologiste, un racconto rivelatore sul ruolo che la donna ha avuto – o non ha potuto avere – nella gestione e nella salvaguardia delle risorse naturali. Ed è, di conseguenza, anche una riflessione sul rapporto diseguale fra uomo e donna e sui modi sensibilmente diversi che hanno avuto per approcciarsi alla Natura nel tempo.
Dall’antica predilezione per la botanica anziché la caccia – la cui affinata conoscenza portò molte contadine all’accusa di stregoneria – alla particolare attitudine delle donne verso agricoltura e allevamento. Un talento atavico associato alla capacità di generare e programmare un futuro a lungo termine, secondo i tempi della coltura. Lontano dai rapporti di dominio e di consumo.
Cerchio di condivisione con:
Silvana Galassi, autrice;
Giuditta Pellegrini, giornalista e fotografa;
Alessandra Capoani, operatrice di Casa delle donne per non subire violenza di Bologna;
Rita Marzio Maralla, antropologa visuale e filmaker;
Barbara Cassioli e Anna Ambros, della biblioteca Solea di Monteacut delle Alpi.
Facilita il cerchio Camilla De Concini.
In collaborazione con Biblioteca J.L. Borges.
SEZIONE
CONVEGNO, LIBRI