Lettera Femmina – Cara casa senza paura, alla ricerca dei nostri arcobaleni
Si propone di affrontare questioni di genere, discriminazione e violenza, attraverso la forma epistolare, la musica e alcuni espedienti teatrali e narrativi. Accoglie dal femminismo l’eredità dell’autocoscienza, attraverso cui si può scoprire e comprendere che spesso che il personale è politico.
Ogni lettera scritta nei 10 episodi di cui è composta la prima stagione del podcast passa attraverso l’autrice e attraverso lo studio di storie altrui, passa attraverso l’ascolto di voci che altrove non hanno spazio o che addirittura in alcuni contesti vengono sommerse da voci più forti e privilegiate, che pensano di rappresentarle.
Tra i temi affrontati dal podcast: immagine corporea, obiezione di coscienza, genitorialità, donne di seconda generazione e privilegio, violenza sommersa, stupro, sex work, mansplaining.
La puntata realizzata in collaborazione con la Casa delle donne per non subire violenza è una lettera alla “Casa senza paura”, quella che come centro antiviolenza ci si propone di costruire per donne e minori che decidono di uscire da situazioni di fragilità e abusi. E’ una puntata che racconta l’esperienza dell’autrice, che quest’anno collabora con la Casa delle donne e che lascia sbirciare nella quotidianità di operatrici ed educatrici, che con le loro voci leggono insieme una delle favole raccontate ai minori e alle minori che ricevono ospitalità, una delle favole che servono a far comprendere a bambini e bambine che sono al sicuro e che possono essere accolt* da un mondo adulto responsabile e attento.
Ideato, scritto e interpretato da Maria Elena Tripaldi e prodotto da Michele Eretico Lamacchia. E’ disponibile su tutte le piattaforme di streaming audio.
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