Il festival
Una casa tutta per sé
Una casa tutta per sé, una casa come rifugio, come luogo in cui vivere libere dalla violenza, una casa per stare e una per ricominciare, una per fare cultura e politica contro la violenza.
Una donna dovrebbe disporre di tutto questo per poter ricostruire la sua vita lontano dalla minaccia della violenza maschile.
In questa edizione del Festival, la diciottesima, è sulla Casa che vogliamo porre l’attenzione. La Casa che conferisce identità e caratterizza il lavoro che il Centro porta avanti da oltre trent’anni.
La Casa che non è solo una parola ma un concetto identitario e politico.
L’illustrazione di quest’anno, realizzata da Anna Resmini, rappresenta un luogo colorato in cui tante donne insieme, disegnano e dipingono possibilità, costruendo alternative alla violenza.
La casa, intercetta un insieme di temi complessi che riguardano le donne che si rivolgono a noi: è il luogo in cui si consuma la violenza, ma è anche rifugio in cui la donna trova protezione lontano da essa; è un luogo di donne che hanno sollevato il problema pubblicamente.
E’ fondamentale, in un percorso di fuoriuscita dalla violenza, che una donna possa ritrovare o avere un luogo in cui tornare con sicurezza e indipendenza, per sé e per i propri figlie e figli. In un tempo storico in cui l’emergenza abitativa riguarda moltissime e moltissimi, le donne che subiscono violenza incontrano difficoltà maggiori nell’immaginare un futuro abitativo stabile per restaurare il proprio progetto di vita.
Il Festival vuole raccontare la violenza contro le donne in termini e linguaggi adeguati, sensibilizzare sul tema, costruire legami. Anche in questa edizione il programma sarà ricco di spettacoli, proiezioni cinematografiche, presentazioni di libri, seminari, laboratori, convegni e mostre sul tema che animeranno il territorio della Città Metropolitana di Bologna per 16 giorni di attivismo, dal 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, al 10 dicembre, Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
Oggi più che mai è importante ribadire che la responsabilità della violenza di genere ci riguarda tutti e tutte.

Anna Resmini
Laureata in Storia dell’Arte, si specializza in Filosofia Estetica e coltiva la sua passione per l’illustrazione alla School of Visual Art di New York. Dal 2013 illustra per La Lettura – Corriere della Sera e nel 2017 collabora con The New York Times, lavora per case editrici italiane ed estere, realizza animazioni, sviluppa progetti creativi e installazioni. Nel 2018 per la collana PINO della casa editrice Topipittori illustra il libro Naturalisti in Cucina e nel 2020, sempre per Topipittori, realizza le illustrazioni per Fèlicette, la storia vera del primo gatto nello spazio. Tra i suoi clienti più recenti: The New York Times, Los Angeles Times, Harper’s Bazaar, Interni Magazine, The Boston Globe. Da qualche anno inizia a sperimentare con la ceramica e se ne innamora. Ad oggi realizza oggetti per sé e su commissione ed è alla continua ricerca di nuovi terreni creativi da esplorare.

Locandina 2023